lunedì 8 ottobre 2012

ID GEO Parco Nazionale della Majella

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Nella definizione di "Parco Nazionale" rientrano tutte le aree terrestri, fluviali, lacuali e marine che contengano uno o più ecosistemi intatti o, anche se parzialmente alterati da interventi antropici, contengano una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche di rilievo internazionale o nazionale per valori naturalistici, scientifici, estetici, culturali, educativi e ricreativi, tali da richiedere l'intervento dello Stato ai fini della loro conservazione per le generazioni presenti e future.

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Il Parco Nazionale della Maiella è stato istituito con la legge 6 dicembre 1991 n.394 e successivo D.P.R. del 5 giugno 1995.

La Maiella era considerata una montagna sacra in antichità; l'origine del suo nome verrebbe dal Maggiociondolo, l'albero che in primavera adorna i boschi della Maiella con i suoi fiori gialli; o da Maia, la Grande Madre, simbolo del risveglio della natura in primavera, la divinità più adorata tra il popolo greco dei Pelasgi che si stabilirono sulle rive dell'Adriatico in età preistorica.

Il massiccio della Maiella che oggi sfiora i 3000 metri, milioni di anni fa era il basso fondale di un mare tropicale. In questo mare si formarono grandi scogliere coralline, tra le quali si aggiravano pesci e squali, di cui ancora oggi sulla Maiella si rinvengono resti fossilizzati.Nel tempo i resti calcarei degli organismi marini continuarono ad accumularsi, formando cosÌ uno strato di migliaia di metri.Successivamente accadde che i fondali cominciarono a sollevarsi, infatti l'Africa inizio ad avvicinarsi all'Europa, spingendo verso l'alto le rocce che sarebbero poi diventate gli Appennini e le Alpi.In questo modo i fondali si inarcarono fino a formare una enorme piega, spezzata in più punti, che oggi appare come una grande cupola ellittica: La Maiella.

Il massiccio della Maiella è di pochi metri inferiori al Gran Sasso; il fianco occidentale è più ripido e colpito da valanghe durante l'inverno.Il fianco orientale è un pò più dolce con lunghissimi valloni scavati dalle acque durante l'era glaciale.

Oltre i 2000 metri troviamo i segni dell'erosione dei ghiacciai; nonostante le abbondanti pioggie e le nevicate la Maiella scarseggia d'acqua.Infatti la montagna è costituita da rocce calcaree che assorbono l'acqua che si accumula in caverne sotterranee e fuoriesce alla base della montagna dando vita a sorgenti che arricchiscono la valle.

Indirizzo
Via Occidentale, 6 - Guardiagrele (CH) 66016
Tel. 0871.80371
Fax: 0871.3037200
Internet:http://www.parcomajella.it
E-mail:info@parcomajella.it



 

16 commenti:

  1. Gentile professoressa,
    le invio la ricerca che ho realizzato Saluti,Fiorenza.

    Il Parco Nazionale della Majella è entrato a far parte del patrimonio mondiale dei Parchi nazionali il 6 dicembre 1991.

    La Majella è un compatto massiccio calcareo unico nel suo genere.
    Come tutti i parchi nazionali esso ha una vasta area fluviale, terrestre, e marina; inoltre contiene diversi ecosistemi.

    Il suo fianco occidentale è ripido mentre quello orientale è dolce.

    La Majella ha una forma tondeggiante per effetto dell’azione millenaria dei ghiacciai, estesi durante le ere glaciali che l’hanno modificata.

    Il suo nome deriva dal Maggiociondolo, un albero che in primavera adorna i boschi, oppure da Maia, la Grande Madre, il simbolo del risveglio della natura in primavera.

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  2. EDUART:

    Cara professoressa scrivo la mia ricerca:

    La Maiella, Padre dei Monti per i latini, Montagna Madre per gli Abruzzesi, alto, imponente, selvaggio, gruppo montuoso, è entrata a far parte, di diritto, del patrimonio mondiale dei Parchi Nazionali, dopo decenni di aspre battaglie.

    La Maiella , oltre che di natura selvaggia, è straordinariamente ricca di testimonianze storiche, archeologiche ed architettoniche.

    Il Parco nazionale della Maiella, istituito nel 1991, è uno dei tre parchi nazionali dell'Abruzzo compreso tra le province di L'Aquila, Pescara e Chieti. Si estende su un terreno prevalentemente montagnoso.

    La Maiella propriamente detta, così come il contiguo massiccio del Morrone, è un imponente massiccio calcareo-dolomitico.
    Eduart

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  3. MATTIA

    Cara Prof.ssa,
    Le mando la ricerca sul Parco Nazionale della Majella.

    La Montagna della Majella, Montagna Madre per gli Abruzzesi, è entrata a far parte del patrimonio mondiale dei Parchi Nazionali il 6 dicembre 1991.

    E' formato da quattro massicci montuosi: Majella, Morrone, Porrara e monti Pizzi. E' considerato quasi un grande giardino botanico: vi sono rappresentate almeno 1800 specie vegetali, alcune delle quali rarissime.

    Vi cresce spontaneo il pino nero italico e vi si trova la più grande mugheta dell'Appenino e d'Europa.

    Il Parco racchiude anche una quantità di gioielli artistici e architettonici oltre a siti di interesse archeologico e diversi eremi.

    La vicinanza con i Parchi Nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga e con il Parco Regionale del Sirente-Velino conferisce al Parco importanza ecologica per la protezione delle specie animali più rare e minacciate.

    Milioni di anni fa al posto della Majella c'era l'antico mare Tetide che depositò scheletri di organismi marini.
    Le loro tracce fossili (ammoniti, trilobiti e coralli) sono impresse su lastre di roccia vecchie di oltre 100 milioni di anni.

    MATTIA

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  4. MICHELA

    Gentillissima professoressa le invio la ricerca sul Parco nazionale della Majella, Saluti Michela.

    Il parco nazionale della Majella istituito nel 1991 è uno dei tre parchi nazionali dell'Abruzzo compreso tra le province di L'Aquila,Pescara e Chieti.

    E' uno dei 24 parchi nazionali italiani ed è "compatto" dal punto di vista territoriale. Infatti, la sua area si raccoglie attorno al grande massiccio calcareo della Majella e alle montagne del Morrone ad ovest e ai monti Pizzi e Porrara ad est.

    La maggiore vetta compresa nell'area del parco è quella del monte Amaro (2.793 metri).

    Nel parco sono state censite oltre 2.100 specie vegetali che rappresentano all'incirca un terzo di tutta la flora italiana; alcune specie sono state per la prima volta identificate dai botanici proprio sul posto.

    Le specie animali sono invece oltre 150, tra cui posto di rilievo spetta al piviere tortolino, un uccello che ha zampe e becco allungati tipici di ambienti acquatici ma che si riproduce, ed è questa la particolarità, sugli altipiani aridi della Majella ad oltre 2.000 metri di altitudine.

    "Rappresenta un vero "gioiello" ornitologico del Parco Nazionale della Majella in quanto in tutta Europa oltre che sul nostro massiccio si riproduce sugli altopiani scozzesi, nella tundra artica e su poche altre montagne dell'Europa centro-orientale."

    All'interno del parco si trovano ben sette riserve naturali statali e alcuni beni d'interesse culturale, tra i più rilevanti d'Abruzzo.

    Il territorio del parco è situato a cavallo del 42º parallelo. Si estende per una superficie di circa 70000 ettari, su un terreno prevalentemente montagnoso.

    All'interno del parco sono comprese in tutto 3 stazioni sciistiche poste su differenti versanti della Majella, geograficamente non collegate tra loro: la più nota e frequentata è la stazione di Passolanciano-Maielletta sul versante chietino, le altre sono quelle di Passo San Leonardo e Campo di Giove in territorio aquilano.
    Michela

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    1. Gentilissima professoressa, buona serata, ecco la mia ricerca sul Parco Nazionale della Maiella

      MARIA

      In Abruzzo la Maiella è la Montagna Madre.

      Questo massiccio montuoso domina come una "groppa poderosa", gran parte dell’intero territorio regionale: Il Monte Amaro, di 2795 metri, è il più alto tra cime di altezza di poco inferiore.

      Di conseguenza, la superficie in alta quota è davvero enorme per una montagna appenninica.

      La natura calcarea del massiccio è alla base degli innumerevoli fenomeni carsici: i profondissimi canyons e le grotte.

      Se in alto il paesaggio è affascinante, selvaggio e desolato, in basso nelle valli, nei valloni, nelle grotte, nelle foreste,il paesaggio è ricco di vita, di verde, di acque.

      Anche l'uomo ha lasciato le sue tracce nei secoli, come le innumerevoli opere d’arte, gli eremi, i conventi, i castelli.

      Anche l’artigianato ha prodotto opere d’arte.

      Il territorio d’Abruzzo, oggi per gran parte inserito nel Parco Nazionale della Maiella, vanta origini storiche antichissime. Ai piedi della Maiella venne alla luce, agli inizi del secolo, un importante reperto osseo, risalente al Neolitico superiore (oltre 7000 anni fa) denominato “Uomo della Maiella” .

      Il giovane Parco Nazionale ospita varie specie faunistiche: orsi, lupi, cervi, caprioli, camosci, aquile reali, falchi ed altri rapaci.

      All’interno del Parco esistono da tempo diverse Riserve Naturali dove si possonoosservare e fotografare molte di queste specie di animali.

      Inoltre le valli, i torrenti, i boschi sono incredibilmente ricchi di biodiversità.

      Maria 1D


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    2. LORENZO

      La Montagna della Majella è diventata Parco Nazionale il 6 dicembre 1991.

      Il parco nazionale è sicuramente unico nel suo genere e racchiude al suo interno, in vaste aree di natura selvaggia, la parte più pregevole e rara del patrimonio nazionale di biodiversità, di importanza europea e mondiale.

      Il Parco Nazionale della Majella, ospita una fauna molto ricca e diversificata. In esso troviamo: l’ orso, il lupo appenninico simbolo del parco, il camoscio ,i cinghiali, vari tipi di uccelli, i rettili e molti altri.

      Sulle diverse altitudini della Majella troviamo flora differente. Le pianti più comuni sono le seguenti: Tasso, Agrifoglio, Sorbo, Acero di Lobel, Caprifoglio nero, Rovo erbaceo, Mirtillo nero oltre a diverse specie fruttifere.
      Lorenzo

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    3. Cara prof.ssa,
      questa è la mia ricerca sul Parco Nazionale della Majella . ALESSIA

      Il Parco Nazionale della Majella è stato istituito il 6 dicembre 1991.

      Il suo nome deriva da Maggiociondolo che in primavera con i suoi fiori gialli abbellisce i boschi , oppure da Maia , la Grande Madre, il risveglio della natura in primavera.

      La Majella era un basso fondale marino formato da grandi scogliere coralline dove si aggiravano pesci e squali. Tutto questo è documentato dai fossili marini che possiamo trovare in montagna.

      Il fianco occidentale è ripido mentre quello orientale è dolce.

      Nonostante le abbondanti piogge e nevicate la Majella scarseggia d'acqua . Infatti la montagna è costituita da rocce calcaree che assorbono l'acqua che si accumula in caverne sotterranee e fuoriesce fuori dalla montagna formando delle sorgenti .
      Alessia

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    4. GIORGIA

      Il parco nazionale della Maiella, istituito nel 1991, è uno dei tre parchi nazionali dell'Abruzzo compreso tra le province di L'Aquila,Pescara e Chieti.

      E' uno dei 24 parchi nazionali italiani.Nel nostro parco sono state censite oltre 2.100 specie di vegetali,invece le specie animali censite sono 150.

      All'interno si trovano ben sette riserve naturali statali.

      Il territorio del parco si estende per una superfice di 62.838 ettari, su un terreno del tutto montuoso.

      Nella Maiella propiamente detta cosi come nel contiguo massiccio del Morrone, i versanti sono solcati da diversi valloni:il vallone dell'Orfendo,la valle del Foro, vallone di Selvaromana, vallone delle Mandrelle-valle di Santo Spirito,vallone di Taranta.

      Il fiume Orta separa con un'ampia valle il massiccio della Maiella e del Morrone.La valle è completamente "incisa" nei comuni di Bolognano e San Valentino.
      Giorgia

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    5. Cara professoressa,ora io mi proporrò delle domande e mi farò la risposta ,riguardante il video sul Parco Nazionale della Majella.

      FRANCESCA

      Cosa rappresenta il logo del Parco Nazionale della Majella?
      Nel logo vi è rappresentato un lupo, perchè è unanimale caratteristico del Parco.

      Oltre al lupo che animale viene rappresentato?
      Nel video è rappresentata anche l'aquila un uccello grande e rapace che ha dato il nome al nostro capoluogo di regione.

      Quali caratteristiche ha il lupo?
      Il lupo è un'animale solitario che quando fa branco diventa pericoloso.

      Quali sono le caratteristche dell'aquila?
      La sua velocità nel prendere le prede è maggiore di quella di una pantera e infine si nutre di insetti e vermi.

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  5. CHIARA

    La storia del Parco Nazionale comincia il 6 dicembre del 1991 quando la "Legge quadro sulle aree protette" indica espressamente tra le aree da tutelare la Majella. L'istituzione effettiva avviene nel giro di qualche anno, con il D.P.R. 5 giugno 1995.

    Le più comode località di accesso sono: la città di Sulmona (AQ) sul versante ovest, il paese di Pescocostanzo (AQ) sul versante sud, Guardiagrele (CH) sul versante est e Lettomanoppello (PE) sul versante nord.

    L' Ente parco nazionale della Majella con sede a Guardiagrele (CH), è stato istituito con D.P.R. 5 giugno 1995.

    Chiara

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  6. CHIARA

    L'Abruzzo: introduzione

    Il suo mare è bellissimo, le montagne sono quelle della Maiella,del Gran Sasso, dei Monti della Laga . Le colline sono coltivate(uva,patate,carote,peperoni, susine,olive…) e la pianura non è molto estesa.

    Le spiagge sono pulite, alcune località hanno ricevuto anche il label della "Bandiera Blu", come la nostra cittadina Ortona, e c’è turismo balneare.

    Si organizzano molte feste a testimoniare l'amore del popolo abruzzese per le tradizioni nelle varie città.

    Nelle giornate calde si può andare in montagna per andare in vacanza ed anche quando fa freddo si può sciare fra la neve bianca e soffice.

    E’ ricco di boschi da cui si ricava la legna, i Parchi Nazionali sono molto visitati per la loro fauna e flora protette. Inoltre all'interno di essi si possono ammirare stupendi borghi medieval dove puoi incontrare liberamente gli animali del Parco.

    Altra caratteristica è la costa dei trabocchi. Il trabocco, una antica struttura di legno in acqua ancora utile per pescare, ha dato il nome ad una costa che fiancheggia un mare ricco di pesci che i marinai sanno cucinare in modo eccellente ... non mancano fritterie e ristoranti sempre colmi di turisti in estate e anche nelle giornate tiepide invernali.

    Sulla costa il porto di Ortona offre uno spettacolo senza pari con le sue navi da carico, testimonianza di un commercio regionale ancora florido, nonostante la crisi e ed il suo castello Aragonese a strapiombo sul mare e con una vista mozzafiato.

    Di qui si scorge, a pelo d'acqua, lo scoglio della Ritorna....
    ma la leggenda della Principessa Aragonese ve la racconterò un'altra volta.

    Nelle campagne gli animali sono grilli, lumache,i grilli
    volanti … lucciole.

    I laghi sono stupendi, alcuni naturali ed altri artificiali:Bomba,Scanno,Barrea…

    Ci sono anche molti paesetti montani che offrono formaggio, latte fresco e carne nostrana. Anche i paesaggi del mare offrono il pesce,verdure…

    L’Abruzzo è anche la terra dei pascoli e della transumanza che il nostro Vate Gabriele D'Annunzio ha spendidamente narrato nella bella poesia "Pastori" i cui primi versi sono nel cuore e nei ricordi della "Gente d'Abruzzo" un popolo forte e gentile.

    Chiara



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  7. Una leggenda di FRANCESCA E MARISTELLA

    La Majella è considerata sacra. Un’antica leggenda spiega il perché del nome “ Majella “.

    Si racconta che nella notte dei tempi lì vivessero bellissime guerriere chiamate “ Majellane “ tra cui Maja, la più bella, ebbe un figlio, Ermes, che un giorno fu ferito gravemente durante una battaglia.

    La mamma di Ermes disperata portò il figlio sul Monte Paleno ricco di erbe medicinali ma quando essi giunsero sul Monte la neve aveva ricoperto ogni cosa e non riuscirono a trovare l’erba.
    Ermes morì e fu seppellito sulla Majella … in seguito anche la sua mamma morì vicino alla tomba dell’amato figlio.

    Giove allora fece nascere in quel luogo un albero di fiori gialli dandogli il nome di Majo.

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  8. ALESSANDRO

    La montagna della Maiella era considerata una ricchezza nell'antichità;Il massiccio della Maiella che oggi raggiunge quasi i 3000m,tanti anni fa era il fondale di un mare tropicale.

    In questo fondale si cominciarono a formare scogliere dove si avvicinavano pesci e squali.Successivamente i fodali cominciarono ad alzarsi,spingendo verso l'alto le rocce che sarebbero diventate gli Apennini e le Alpi.I fondali cominciarono a formare un'enorme piega che apparve come:LA MAIELLA

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  9. gentile professoressa

    ho letto cose interessanti sul parco nazionale della Majella e le voglio dire anche a lei:
    il parco ospita il 78% delle specie mammifere in abruzzo,esso contribuisce ad un vero e proprio hot spot della conservazione della biodiversita'.

    i vegetali del parco sono distribuiti in più di 50 habitat.il parco ospita il 65% della flora abruzzese, 37% della flora italiana e il 22%della flora europea.
    il territorio presenta anche superfici agricole.

    nel parco ci sono 4 specie importanti che sono:
    il lupo appenninico,l'orso bruno marsicano e il camoscio d'abruzzo.

    il lupo appenninico,con anche l'aquila,e' l'animale che piu' caratterizza la majella,
    l'orso bruno da sempre frequenta il parco e,negli ultimi decenni,raramente si verificano donne con piccoli;
    il camoscio d'abruzzo rimase desolato durante l'ultima glaciazione, e' diverso dal camoscio d'abruzzo e ne fa una specie molto pregiata.

    professoressa saluti Maristella.

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  10. La MAJELLA è considerata padre dei monti ed è ricca di alberi,foreste, ma anche di terreni calcarei ed è anche scavata dai ghiacci preistorici che spesso hanno formato valloni mentre i calanchi sono "frane di rocce".

    La MAJELLA è ricca di intensi colori dal verde dei boschi al marrone delle montagne. L’inverno è grigio, piovoso e con un’aria fredda che soffia dal Nord.

    La MAJELLA da lontano è stupenda e si vedono i monti alti quasi 3.000 metri e "questo territorio è sempre in crescita grazie ai fiumi,ai laghi,ai ghiacciai sciolti che si trasformano in acqua che viene assorbita dal terreno".

    EDUART E MATTEO 1^D

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    1. Carissimi Eduart e Matteo,
      forse dobbiamo fare qualche precisazione per spiegare meglio i concetti che avete espresso e che hanno di sicuro una loro validità.

      I calanchi presenti in gran parte delle colline abruzzesi – simili a quelli di Atri, nel Teramano, molto più famosi, forse – sono scavati dall’erosione degli agenti atmosferici ( piogge, vento, grandine ... ) e sono particolarmente suggestivi nelle valli percorse dai fiumi Alento e Foro.

      Secondo me sono questi i più belli d’Abruzzo.

      A guardarli sembrano fantastiche merlature, in un paesaggio coltivato a vigneti e frutteti.

      Ho letto che sulle guglie più alte nidifica il gheppio e le taccole mentre il terreno fangoso reca le impronte di molte piccole specie di mammiferi come volpi e ricci che si possono avvistare anche in pieno giorno. Tra la primavera e l’estate queste colline ospitano ricche fioriture, che includono specie comuni come il cappero, il carciofo selvatico, oltre a qualche specie di orchidee selvatiche.

      Nell'ultima parte invece volevate dire che le acque dei ghiacci e delle nevi, che si sciolgono, scompaiono tra le fessure dei monti per ricomparire a valle nelle sorgenti, le acque nella loro discesa scavano grotte e gallerie che cambiano forma nel tempo.

      bravi, ragazzi!

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