Serramonacesca
280 m slm
Serramonacesca sorge, circondata da boschi e uliveti, alle falde settentrionali della Majella, nei pressi del fiume Alento.
Tutta la storia del borgo è strettamente legata alle vicende dell'antichissima abbazia benedettina di S. Liberatore a Majella, che dista appena 2 km dal centro abitato e rappresenta una delle chiese medievali più importanti della regione.
Serramonacesca, serra dei monaci, è compresa nell'area del Parco Nazionale della Majella ed è un autentico 'scrigno' che custodisce tesori di altissimo valore
storico-artistico, come l'abbazia di S. Liberatore, le rovine di Castel Menardo, l'eremo di S.
Onofrio, le tombe rupestri di S. Giovanni e i ruderi del borgo fortificato di Polegra di origine longobarda.
Ai lati dell'Abbazia un sentiero riscende la valle alle sorgenti del fiume Alento
Particolarmente suggestivo percorrere il sentiero irto di vegetazione e farci sorprendere dal rumore delle acque che riaffiorano con fragorose piccole cascate dopo brevi tratti sotterranei
Qui diverse grotte tra i quattro e i
sei metri di larghezza ci appaiono incavate nella roccia , tra le forre
impetuose e una folta vegetazione
Risalendo le forre dell'Alento ...
... il Monastero di S.
LIBERATORE A MAJELLA
è aperto ...
entriamo
come esprimere con le parole l'emozione che ci suscita il gioco delle luci, la solennità degli interni, la voce "delle pietre" che evocano un passato glorioso alle dipendenze dell'abbazia di Montecassino ...
e poi un passato doloroso quando fu distrutto dal terremoto del 990 ...
e poi ancora la sua riedificazione agli inizi dell'XI secolo
Esternamente, tangente allo spigolo destro, si erge il maestoso campanile quadrato, databile al primo trentennio del XII secolo
è aperto ...
entriamo
come esprimere con le parole l'emozione che ci suscita il gioco delle luci, la solennità degli interni, la voce "delle pietre" che evocano un passato glorioso alle dipendenze dell'abbazia di Montecassino ...
e poi un passato doloroso quando fu distrutto dal terremoto del 990 ...
e poi ancora la sua riedificazione agli inizi dell'XI secolo
Esternamente, tangente allo spigolo destro, si erge il maestoso campanile quadrato, databile al primo trentennio del XII secolo
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