lunedì 22 ottobre 2012

IF ID Come comportarsi nel Parco

 
 
 
 
 


5 commenti:

  1. Sulla Majella vivono il lupo, l'orso, il camoscio, la lontra, il capriolo, il cervo.

    Tra le 130 specie di uccelli spiccano l'aquila reale, il falco pellegrino, il gufo reale, il lanario, l'astore e il piviere tortolino.

    Le faggete ricoprono i versanti tra i 1000 e i 1800 metri, mentre sui crinali cresce il raro pino mugo, tipico di ambienti nordici.

    La vegetazione include oltre 1700 specie, numerose delle quali endemiche.

    La flora e la vegetazione attuale della montagna sono anche il risultato dell'azione umana, che sul massiccio si protrae da millenni, sin dall'invenzione stessa dell'agricoltura, come attestano le numerose pitture rupestri dipinte nei suoi santuari neolitici.

    Per ricavare campi da coltivare, l'uomo in passato ha distrutto i boschi di quercia e carpino nero che cingevano la montagna alle quote più basse; a quote maggiori, ha invece ridotto la faggeta per allargare i pascoli secondari per gli armenti e - in certi periodi storici - anche per l'agricoltura, che in alcune località della Majella è stata praticata anche a quote molto elevate (1500-1600)

    Tra le specie arbustive ci sono il ginepro nano, il raro sorbo alpino, l'uva d'orso e altre.

    Una specie interessante è la sabina: anche questa come il pino mugo, distrutta in molti altri massicci montuosi, è sopravvissuta sulle rupi soleggiate da cui spesso penzola nel vuoto.

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  2. Solo comportandoci bene questo prezioso patrimonio èpotrà conservarsi integro nel tempo

    e allora ecco un breve decalogo:

    1) non abbandonare i rifiuti e non nascondere i tovaglioli sotto i sassi... impiegherebbero un anno a distruggersi

    2) non portare sacchetti di plastica, se li dimentichi restano lì per sempre

    3)ricorda che le lattine e le bottiglie sono trappole mortali per insetti e piccoli roditori e anche quelli sono importanti nel luogo dove vivono

    4) lascia vivere i fiori dove sono e non portar via le rocce ... pensa se il tuo gesto fosse fatto da tutti...

    5)se ti capita di vedere un animale, guardalo " con rispetto" non spaventarlo, molti di loro sono lì per nutrirsi e devono arrivare ben nutriti alla stagione della riproduzione...

    6) i cani? meglio di no...il tuo cane è bravo ma chi ti assicura che vedendo un animale del parco non gli correrrà dietro, anche solo per " giocare" ma , se vuoi bene al tuo cane, rispetta anche gli animali del parco.

    7) se vuoi pernottare nel parco, vai nei campeggi appositi

    8) attento ad accendere fuochi e soprattutto solo e soltanto nelle aree consentite, ricorda comunque che basta un minimo gesto di disattenzione per distruggere un ambiente

    9) segui i sentieri e non fare scorciatoie, questo gesto apparentemente innoquo in realtà rovina la cotica erbosa, provoca solchi dove la pioggia si incanala e scorre veloce o rende impossibile il taglio del fieno al contadino!

    10) e non ultimo, se ti allontani dai sentieri puoi rischiare di perderti ... al buio, di notte, soli, non sarebbe una bella esperienza!

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  3. ... Ai lati dell'Abbazia un sentiero riscende la valle alle sorgenti del fiume Alento ...

    si entra nel bosco e veramente lo spettacolo delle luci, delle ombre e dei colori è affascinante. Qualcosa attira la nostra curiosità... un tronco ricurvo, contorto e sofferente; che strano, questo relitto di faggio in mezzo a tante piante rigogliose!

    Scendendo ancora allo spettacolo della luce che filtra tra le foglie ancora verdi si unisce il gorgoglio del torrente che ci accompagna passo dopo passo.

    Non parliamo per non interrompere la magia di quei momenti e saliamo su, fino ad un sentiero che si allarga mentre il cielo si scopre azzurro sopra di noi.

    A destra un cartello ci invita a non disturbare gli animali che potrebbero aggirarsi nell'area protetta dietro un recinto di piccole canne appoggiate ad una rete... proseguiamo ancora in silenzio e le voci dei turisti davanti all'abbazia ci riportano alla realtà.

    Lorenzo e Giuseppe

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  4. ... All'inizio o alla fine della giornata i colori della luce si mescolano in infinite combinazioni. Che bello essere lì per fermare quegli attimi con la macchina fotografica!

    Guardando il chiarore dell'alba dal punto di vista di un escursionista quando non ancora arriva alla meta, sicuramente tutto lo sforzo per raggiungere quel punto deve essere sparito!

    "Pensieri di prima mano di Vasco e Federico che sfogliano un libro di fotografie della Majella!"



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  5. E che dire del TRAMONTO nel PAESAGGIO della Majella?

    Nell’Appennino Centrale si possono godere spettacolari tramonti grazie al fenomeno dell’ Alpenglow : è l’effetto che si può vedere in montagna dopo il tramonto, quando l’ambiente circostante è già buio ma alcune cime appaiono ancora illuminate dal sole e assumono una colorazione rosseggiante.

    La Majella ha una composizione mineralogica simile a quella delle Dolomiti e quindi la luce del sole produce lo stesso tipo di variazioni cromatiche (dal rosa pallido al rosa aranciato e davvero in certi giorni si vedono sfumature che vanno verso il viola)

    dal gruppo Emanuele, Micaela 1D

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