giovedì 18 ottobre 2012

I D I F Itinerari di ricerca " Majella: le grotte"


La Grotta del Cavallone  detta anche Grotta della Figlia di Iorio, è sicuramente la più nota, si apre a circa 1450 m di quota nel Vallone di Taranta ed ha uno sviluppo di 1300 m ; molto particolare è la Grotta Nera con il “latte di monte” una   "roccia"  morbida al tatto ...

 
clicca qui
http://www.grottedelcavallone.it/banner-rotator/home.html

poi vai tra i video in
visita alla grotta
 
 
Numerose sono comunque le altre grotte, ricche di testimonianze storiche, preistoriche e/o paleontologiche ( Grotta degli Orsi Volanti e Grotta del Colle, ambedue nei pressi di Rapino, Grotta Caprara in territorio di Lama ...) 

 

2 commenti:

  1. Ho appena visitato il sito delle grotte del Cavallone e mi sono piaciuti in particolare i cristalli.
    La natura riesce a fare cose indescrivibili per troppo che sono belle.

    RispondiElimina
  2. AURORA IF

    Le Grotte
    Il Carsismo è un fenomeno che caratterizza profondamente le montagne del parco, in gran parte costituite da rocce carbonatiche, in particolare la Majella sulla quale si contano oltre 100 grotte.

    Le acque piovane penetrano nelle rocce del parco; muovendosi nel sottosuolo nel corso dei millenni, ampliano le fratture e scavano gallerie, grotte e cunicoli.

    La Grotta Del Cavallone
    La Grotta Del Cavallone, detta anche Grotta Della Figlia Di Iorio è la più nota nel Vallone di Taranta; la Grotta Nera con il
    “ Latte Di Monte” una concreazione morbida al tatto nella cui genesi concorrono anche alcuni batteri.

    Numerose sono le grotte ricche di testimonianze storiche,
    ( Grotta Degli Orsi Volanti e Grotta del Colle, ambedue nei pressi Rapino, Grotta Caprara in territorio di Lama).

    Il mondo sotterraneo ospita non poche forme di vita. Le piante possono vivere solo sull’uscio delle grotte fin dove arriva qualche spiraglio di luce, esse sono dette “ sciafile”, amano anche l’umidità, quindi crescono anche nei pressi di cavità carsiche ( in grotta l’umidità arriva anche al 100%).

    Nella zona più interna troviamo solo alghe e funghi.

    Le grotte possono essere rifugio per alcuni mammiferi (volpe, faina, lupo e orso) e uccelli, soprattutto rapaci notturni. Naturalmente qui si vive al buio, per cui gli animali non hanno apparati visivi molto sviluppati e i loro sono molto tenui. La fauna di grotta è costituita principalmente da invertebrati ( aracnidi, ortotteri, coleotteri, lepidotteri), ma sono i pipistrelli le specie più rappresentative di questi ambienti; l’Ente sta svolgendo ricerche per la conoscenza delle specie presenti e che ammontano a circa 13 specie, specie molto importanti, basti pensare che il 50% delle specie presenti in Italia sono a rischio di estinzione.

    Il pipistrello è un ottimo insetticida può catturare fino a 2000 insetti per notte; è importante quindi tutelarlo e tutelare l’ambiente in cui vive.

    E' importante tutelare però non solo il mondo sotterraneo, ma anche i boschi secolari e il patrimonio edilizio rurale.

    Aurora

    RispondiElimina