lunedì 4 giugno 2012

mappa pluridisciplinare DANIELE



Il disastro di Chernobyl



2 commenti:

  1. Molti studiosi denunciano da tempo il rischio che l'impronta ecologica sull'ambiente diventi così pesante da determinare danni irreversibili al nostro pianeta. Anche poeti e cantautori hanno espresso in versi i loro timori.

    Ecco il testo di una canzone di Francesco Guccini

    ULTIMA FIABA
    Un vecchio e un bambino si presero per mano
    e andarono insieme incontro alla sera;
    la polvere rossa si alzava lontano
    e il sole brillava di luce non vera;
    l'immensa pianura sembrava arrivare
    fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare
    e tutto d'intorno non c'era nessuno
    solo il tetro contorno di torri di fumo.
    E il vecchio diceva guardando lontano:
    "Immagina questo coperto di grano,
    immagina i frutti, immagina i fiori
    e pensa alle voci e pensa i colori;
    e in questa pianura, fin dove si perde
    crescevano gli alberi, e tutto era verde;
    cadeva la pioggia, segnavano i soli
    il ritmo dell'uomo e delle stagioni".
    Il bimbo ristette, lo sguardo era triste
    e gli occhi guardavano cose mai viste;
    e poi disse al vecchio, con voce sognante
    " Mi piacciono le fiabe, raccontane altre".

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  2. Caro Daniele,

    il video che hai selezionato sul disastro di Chernobyl ( inserito nel post) è veramente molto interessante.
    La tua prof

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