mercoledì 29 maggio 2013

"Basilio Cascella - Il capostipite della famiglia" a cura della classe terza d


Capostipite di una vera e propria dinastia di artisti giunta ormai alla quinta generazione...

Credi, in questa benedetta ora sfuggevole dell’alba, tutto vive con una particolare colorazione. Vedi il muro bianco di quella casa ? Bene, in quella luce diventa una creatura, prende una sua fisionomia e parla. Parla con te e con Dio soltanto. A quest’ora tutto diventa pittura; devi riuscire a fermare sulla tela la trasparenza di quest’aria, che è di breve durata. Col tempo, quando avrai imparato ad ascoltare la voce dell’ alba avrai formato la tua tavolozza e raggiunto un tuo stile personale ed inconfondibile. Devi disegnare l’aurora, i suoi colori durano venti minuti, quando esce il sole tutto diventa volgare”.
Basilio Cascella



Basilio è nato a Pescara il primo  ottobre del 1860 da Marianna Siciliano e da Francesco Paolo Cascella in un’abitazione sita a pochi passi dalla casa natale di Gabriele D’Annunzio.
Il padre svolgeva l’attività di sarto per signore sin dal 1846. La speranza di poter migliorare le condizioni di vita indusse l’intera famiglia a trasferirsi, intorno al 1870, nella più popolata Ortona.
...
Basilio a Roma apprese l’arte litografica,  a Napoli entrò in contatto con molti altri artisti, tra cui Francesco Paolo Michetti, altro grande artista abruzzese, a Milano decise di aprire uno stabilimento litografico d’illustrazione.

Tornò a Pescara dove  ...

nel 1895 il Consiglio Comunale di Pescara gli concedeva un terreno. Nacque in tal modo tra la fine dell’800 e l’inizio del ’900 una specie di scuola d’arte che valse a richiamare un gran numero di giovani artisti che, attratti ed affascinati dall’arte del Maestro accorrevano in quella che ormai era diventata una fucina, alla quale essi intendevano forgiare il loro talento artistico.



Intorno a questo nucleo iniziale si andò formando via via un circolo letterario al quale parteciparono artisti divenuti di fama nazionale ed internazionale, quali D’Annunzio, Pirandello, Grazia Deledda, Ada Negri, Guido Gozzano, Umberto Saba, Salvatore Di Giacomo, ... Giovanni Pascoli, Matilde Serao ... solo per citarne alcuni

Nel 1917 si trasferì  a Rapino ove si dedicò all’attività di ceramista.

Nel 1924 eseguì i tre pannelli policromi per la tomba dell’eroe abruzzese Andrea Bafile nella grotta sacrario della Majella;




... Le sue fantasie d’artista gliele ispirava l’Abruzzo nativo, del quale egli si era fatto un’immagine romantica e pastorale: lo popolava di pecorai e di greggi, pastori e contadine


E intanto gli crescevano i figli, malati, come lui, della divina malattia dell’arte. Tommaso, Michele, Gioacchino, tutti assai noti, che ne avrebbero continuato il nome assieme ai nipoti Pietro ed Andrea.



la classe  terza D

3 commenti:

  1. ALCUNE FOTO PUBBLICATE NELLA NOTA SOVRASTANTE, SONO STATE SCATTATE DA ME E COPIATE CON GRANDE SCORRETTEZZA, DISINVOLATAMENTE, SENZA INDICARE IL MIO NOME E LA FONTE DA CUI SONO STATE TRATTE. ECCO IL LINK PER ACCEDERE AL MIO APPROFONDIMENTO. SPERO DI NON DOVER TORNARE NUOVAMENTE SU QUESTA DEPRECABILE VICENDA.

    CAMILLO BERARDI
    http://www.partecipiamo.it/musica/camillo_berardi/la_leggenda_della_gigantesca_maia/la_leggenda_della_gigantesca_maia.htm

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  2. Salve sig. Camillo Berardi. Mi scuso sinceramente per la scorrettezza seppur, mi creda, non voluta nei suoi confronti. La ringrazio per aver pubblicato il link del suo approfondimento. Il blog raccoglieva i lavori delle mie classi, quando insegnavo. Sono in pensione e da tempo non mi occupo più di questo mio impegno on line. Ancora le porgo le mie scuse e l ì miei complimenti per per il suo articolo che ho molto apprezzato. Cordialità Orlanda Sanvitale

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  3. Salve sig. Camillo Berardi. Mi scuso sinceramente per la scorrettezza seppur, mi creda, non voluta nei suoi confronti. La ringrazio per aver pubblicato il link del suo approfondimento. Il blog raccoglieva i lavori delle mie classi, quando insegnavo. Sono in pensione e da tempo non mi occupo più di questo mio impegno on line. Ancora le porgo le mie scuse e l ì miei complimenti per per il suo articolo che ho molto apprezzato. Cordialità Orlanda Sanvitale

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