sabato 7 luglio 2012

3. NOI giovani reporter



Ortona e  … NOI

Chi siamo?

La classe III F … 22 ragazzi, “una massa di  fannulloni” secondo LORO I PROF… brillanti, esuberanti, intelligenti e chi più ne ha più ne metta… secondo NOI … Federico, Giorgia, Daniele, Lorenzo, Nathalie , Mirko … ma più che elencarci  tutti  vi raccontiamo di noi così:

tra di noi ci sono:

*      Gli appassionati di kebab

*      Gli innamorati che hanno occhi solo per lei o lui

*      I filosofi che credono che si possa salvare il mondo con la penna… sì, sono anche scrittori oltre che pensatori

*      Gli sportivi e gli eleganti

*      I timidoni


continuate a leggere di Noi nei Commenti!

o guardate  la nostra prima presentazione!

https://docs.google.com/open?id=0BzMrZzk9CEWdYkVEVDUzNkFUaktGT2d5OXJRZ0tzUQ

15 commenti:

  1. La nostra scuola
    È la Domenico Pugliesi, sede centrale, un edificio di due piani con un ingresso importante in via Mazzini(foto) e un ingresso secondario (foto) che si affaccia su un ampio cortile che attraversiamo per andare in palestra…

    il nostro prof, un omaccione burbero e severissimo ( veramente secondo Noi è giovane e di bell’aspetto, ma meglio non dirglielo!) pretende e ottiene di portarci lì in silenzio e in fila per due… lo stesso comportamento preteso e ottenuto dal prof di musica quando ci porta nell’aula di musica appunto o dalla prof di scienze quando andiamo nei laboratori e così tutti gli altri…

    che sofferenza restare zitti, credeteci!

    La nostra Dirigente, una bella donna molto preparata, ci fa “le occhiacce” se sente chiasso… anche Lei contro di noi e con i prof!

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  2. I quartieri (foto)

    San Giuseppe, Terra Vecchia, Costantinopoli, Santa Maria, Fontegrande… e poi le “Ville” in periferia Villa Caldari, Villa Iubatti, Villa Carlone, Villa Grande … solo per citare quelle dove abitano alcuni di NOI !

    In sintesi la città di Ortona domina dall’alto di un colle un ampio raggio di costa.

    Nella sua parte orientale c’è il Castello Aragonese a strapiombo sul mare.

    La parte interna, oggi agibile, è certamente molto bella e da lì si può godere di una vista mozzafiato … lo sguardo può spaziare sul mare in tutte le direzioni, fino a scorgere a sud-est, nei giorni più limpidi, le isole Tremiti. ( FOTO)

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  3. Un altro edificio monumentale è il Teatro Vittoria,(FOTO) anch’esso ristrutturato da poco, un gioiello del primo novecento: esternamente, pregevoli sono le sue colonne in marmo che adornano la facciata, una balconata e vetrate sormontate da stemmi di Ortona; dentro è “tutto un gomitolo di scale e la platea trabocca di poltrone rosso imperiale”.

    Uscendo dal Teatro e proseguendo a destra sulla parte finale della Passeggiata Orientale, che si affaccia sul mare, si arriva nei Giardini Eden, ( FOTO) pieni di fiori e piante.

    Attraverso un vicolo stretto si entra nel cuore della città, il corso (FOTO), che sfocia nella Piazza del Municipio. (FOTO)

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  4. Gli edifici che oggi fiancheggiano il corso sono stati, durante la seconda guerra mondiale, testimoni di una delle battaglie più cruente della guerra, la nota BATTAGLIA DI ORTONA combattuta corpo a corpo dall’esercito tedesco e canadese e culminata nella distruzione quasi totale della città da parte delle bombe sganciate dall’aviazione alleata.

    Il 17 novembre 1946, Enrico De Nicola Presidente provvisorio della Repubblica Italiana visitò, commosso, le rovine della città, un tempo conosciuta come “la perla dell’Adriatico” e trasformatasi nella “Piccola Stalingrado d’Abruzzo” e nel 1959 Ortona fu insignita della Medaglia d’Oro al Valor Civile.

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  5. Nei decenni del dopoguerra i quartieri vecchi e nuovi hanno via via riacquistato l’aspetto che oggi ammiriamo.

    La parte più antica, Terravecchia, il centro storico , nucleo originario della città, in alcuni scorci conserva i caratteristici elementi del borgo marino medioevale; è il quartiere più amato da Sara (FOTO)

    I monumenti più importanti ( dopo il castello Aragonese, simbolo stesso di Ortona, che sorge sul promontorio “La Pizzuta” e costruito tra il 1447 e il 1452) (FOTO), sono nel cuore di “ Terravecchia“ : la Cattedrale di San Tommaso ( FOTO) - restaurata dopo i danni della guerra ,che conserva un portale originario di stile gotico ma che ha perso il campanile più imponente d’Italia - e il Palazzo Farnese.

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  6. La cattedrale custodisce le spoglie del Santo Patrono.

    Qui ad Ortona ogni anno il 1° sabato e domenica di maggio il Santo Patrono viene festeggiato con una tradizionale rievocazione storica, una sfilata detta “delle chiavi” (FOTO DI REPERTORIO): una “dama”, la più bella della città, apre il corteo seguita da sbandieratori e gente in costume provenienti da città vicine e lontane e si dirige verso la cattedrale, per la tradizionale “consegna delle chiavi”, in ricordo del navarca Leone che consegnò le chiavi dell’urna delle reliquie del Santo alla cittadinanza nel lontano 1258, di ritorno da Chio, isola greca, dove le aveva trafugate.

    Per l'occasione molti pellegrini affollano la basilica e ripetono antichi culti.

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  7. Il palazzo Farnese, fatto costruire da Margherita D’Austria nel 1584 come sua residenza, è sede oggi della pinacoteca “Cascella” e del museo civico ( FOTO).

    Da Porta Caldari, imboccando una strada in discesa, (FOTO) si arriva alla sabbiosa spiaggia dei Saraceni e qui, oltre a godersi il sole sulla spiaggia, si può passeggiare sulla banchina del porto turistico , oppure andare a visitare il porto commerciale con tutte le sue navi da carico ( FOTO)

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  8. Poco lontano c’è una spiaggetta ghiaiosa, ( FOTO della I F)sede dell’antico porto frentano: da testimonianze di sub si sa che nei fondali c’è una antica campana che ogni sera risuona del risucchio delle correnti marine.

    Secondo la tradizione popolare dei pescatori, invece, quello che si sente è l’eco “ Ah ritornaaaaaaaaa “ Proprio di fronte c’è infatti uno scoglio detto “la ritorna “ … si dice che una principessa aragonese ogni giorno sostasse su quello scoglio aspettando il suo amato e gridasse “Ah RITORNA”: questo cavaliere era già morto perché la sua nave era stata affondata dai pirati dell’Adriatico. Il mare un giorno per compassione la portò via… ma non cancellò il suo grido che, come un eco, si ripete ogni sera….

    ( VIDEO della I F, è molto bello e spontaneo: “ le piccole pesti” hanno filmato l’intervento dell’archeologa Maria Luisa Orlandi durante una loro uscita didattica !)

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  9. Il tratto di costa ortonese che prosegue verso sud presenta scorci di bellezza tipicamente mediterranea fatta di insenature, cale, spiaggette e scogliere: è la costa dei Trabocchi; oggi oggetto di dibattiti accesi perché diventi “PARCO NAZIONALE” :

    ( FOTO DEI TRABOCCHI)

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  10. La parte più nuova, nell’entroterra, è Fontegrande ( FOTO) “Il mio, è un quartiere molto affidabile, pieno di persone generose, simpatica e intelligenti” afferma Matteo e nessuno di noi di sicuro osa contraddirlo. Nel quartiere di Fonte Grande ci sono più di 4000 persone, campetti dove si possono praticare diversi sport, tra i quali calcio, tennis e pallacanestro.

    È formato quasi esclusivamente da palazzi e vi sono una scuola materna, una elementare e una scuola media. La Chiesa è quella di San Gabriele, di recente costruzione

    Ancora più all’interno si è sviluppata la zona industriale. Lungo la strada Marrucina, verso l’interno, si può ammirare all’orizzonte il massiccio della Majella, innevato per la maggior parte dell’anno (FOTO)

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  11. Proseguendo per la strada Marrucina incontriamo il bivio per Villa Iubatti e Villa Caldari e poi Villa Carlone (FOTO)
    ( Davide, Federico, Andrea, Alessia, Luca e la prof di lettere, ci tenevano che fossero menzionate queste Ville) LORO dicono sempre di abitare nella campagna “cuore dell’economia ortonese”:

    Vero è che nei decenni del dopoguerra l’evoluzione delle attività agricole, oltre allo sviluppo della marineria e del porto e all’avvio di nuove e diversificate iniziative industriali, ha favorito, pur se tra varie difficoltà, “la ripresa di una crescita caratterizzata da una economia particolarmente attiva e diversificata e perciò forse meno vulnerabile dalla crisi”.

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  12. A Villa San Leonardo abitano Federica e la prof di Inglese ci tenevano entrambi a menzionare il loro borgo … un po’ inquieante forse il carro armato al centro del crocevia sulla Marrucina per raggiungerle… (FOTO)

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  13. Le feste

    A Ortona oltre la Festa del Santo Patrono , ci sono altre feste religiose: quella forse più caratteristica è SAN SEBASTIANO il 20 gennaio quando ai riti religiosi si abbina la “cerimonia della barchetta”:
    ( cercare foto di repertorio ) una barchetta sospesa ad un filo deve raggiungere il lato opposto di piazza San Tommaso e tornare indietro: Migliaia di ortonesi, la sera di San Sebastiano, sono con la testa in su e gli occhi incollati sulla barchetta… se tutto va liscio l’annata sarà favorevole ma se per qualche motivo la barchetta si ferma allora saranno presagi neri e delittuosi… il meccanismo che fa correre la barchetta è talmente ben fatto che mai ci sono stati problemi!

    … ma tra le feste profane c’è senza dubbio il Carnevale, festeggiato ogni anno dalle scuole con una sfilata per il corso cittadino: immancabile l’appuntamento con “il carro allegorico” dell’Istituto Nautico.(potrebbero esserci foto di repertorio, noi saremo a Malta!)

    Il Carnevale è una festa divertente e colorata: a Santa Liberata, dice Irma, ogni anno il Centro Commerciale diventa un caos, pieno di urla di bambinine coriandoli da tutte le parti.

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  14. Solo un assaggio di un DOLCE TIPICO (anche per gustare il vino Montepulciano d’Abruzzo… ma solo i grandi, Noi no!)

    DOLCI tipici sono le nevole, le pizzelle e le chiacchiere a Carnevale ,
    ( FOTO) tutti fatti dalle signore più anziane che mantengono viva la tradizione delle loro mamme e nonne.

    A Luca piacciono le crispelle, si fanno a Natale, sono lunghi “tubi” irregolari di pasta di pane fritti ricoperti di zucchero e farciti con uva passa.

    Mi fa sentire fiera , dice Chiara, di avere dolci così caratteristici e che nessuno possiede in nessuna parte del mondo oltre a noi!

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  15. Ed ora la nostra inchiesta “Ortona bandiera blu”

    Seguiteci ….

    “Firmato “ NOI … della III F

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