giovedì 8 novembre 2012

La 1^ f in visita al C.A.I. di Ortona

 













 
Le foto sono di Alberto come pure i "commenti " che la prof ha registrato e poi montato sul BLOG!
 
visita il sito del C.A.I. di Ortona
basta un clic qui
 
 
 


22 commenti:

  1. LORENZO
    Questa mattina abbiamo fatto visita alla sede delC.A.I(CLUB ALPINO ITALIANO),questa associazione ha lo scopo di unire persone amanti della montagna e della natura.

    La sede si trova nell'ex asilo inglese.In questo posto,oggi c'è un orto botanico.

    Alberi ad alto fusto e sempreverdi(pini marini, pini neri e cipressi).Piante da siepe(bossi,viburni e allori).Piante grasse(agavi,fichi d'india e iucca).

    Poi ci sono piante spontanee come i corbetti in dialetto "ruscipindi",gli stracciabraghe pianta molto spinosa.

    Piante di bambu' provenienti dalla Cina e ci sono piccole piante coltivate come il peperoncino, basilico,finocchio marino,achemilla e giuggiolo.

    ho inviato alla prof le mie due foto
    Lorenzo

    RispondiElimina
  2. VASCO
    Scusi Prof, nella parentesi all inizio dove è scritto" alcune di queste foto", può mettere "due".
    Grazie.Vasco

    L’ 8/11/2012 sono andato a visitare l’orto botanico del C.A.I. con la mia classe.
    Quando sono entrato ho visto tantissime piante.(Qualche foto le vedrete quando la prof le pubblicherà insieme a quelle di tutti i miei compagni).

    All’inizio siamo entrati in una casetta e un professore ci ha spiegato che, in seguito ai bombardamenti avvenuti durante la seconda guerra mondiale, Ortona (la mia città, e anche la città dove si trova l’orto), era distrutta e i bambini non avevano case.
    Gli inglesi, avendo conquistato quel territorio, costruirono un asilo per loro; e quel posto è proprio “l’asilo inglese”.

    Nella casetta c’erano moltissimi fossili, un lupo e uno scoiattolo riprodotti, un serpente impagliato e tante locandine.

    Poi siamo usciti dalla casetta, fuori c’era una fontanella e a fianco alla casetta c’era un edificio con scritto “club alpino italiano” .

    Vi elenco le piante che io ho fotografato:la dracena,lo stracciabraghe, l’oleandro, l’acacia, il bosso,la iucca, la valeriana rossa, la viola mammola, la pervinca minore, ailanto,il sanguinello, l’hebe (che come avrete capito non è italiano), alcune canne di bambù, i cactus,la portulaca grandiflora, il peperoncino e la lavanda.

    Lo stracciabraghe è chiamato così perché è pieno di spine, così se uno passa gli potrebbe strappare (in dialetto stracciare) i pantaloni o le braghe.(di alcune piante ho fotografato solo il cartellino con il nome … scusate).

    La guida del CAI ci ha detto che fra qualche tempo metteranno su una pianta dei nidi per gli uccelli, così gli uccelli che cercheranno un nido potranno andare là.

    Quando siamo scesi giù in un giardino, ho visto un’aiuola con tante piante, ne ho anche fotografate alcune. C’erano anche moltissimi alberi che ricoprivano con le loro chiome quasi tutto l’orto. C’erano molte piante verdi, pochi fiori colorati, ma è stato ugualmente bello perché anche le piante verdi hanno fatto “la loro figura”. Anche se la gita è durata solo un’ora è stata bellissima,e ci ha permesso di conoscere tante meravigliose piante.
    Vasco

    RispondiElimina
  3. FLAVIO S.

    Ciao profesoressa, quando siamo andati al giardino botanico la pianta piu bella che ho notato è stata l'Hebe che ha dei bei fiori viola. Ho notato anche una bella pianta con delle bacche che sembravano grappoli d'uva rossi. Abbiamo visto anche dei fossili molto interessanti.

    Io preferisco le piante grasse come la pianta "stenocereus pruinosus" mi piace molto per le sue forme molto bizzare.

    Profesoressa non sono riuscito a inviarle le fotografie ma mi hanno ricaricato la chiavetta!

    Flavio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carissimo Flavio, mi raccomando "risparmia" la tua chiavetta, in classe c'è Internet e potremo navigare insieme a scuola.

      Per le foto ne parleremo a lezione
      a domani
      la tua professoressa

      Elimina
  4. GIUSEPPE
    L’ORTO BOTANICO

    Il giorno giovedì 8 novembre 2012 siamo andati a fare un'uscita didattica presso il C.A.I.(Club Alpino Italiano). Alle 11:30 il pulmino ci è venuto a prendere davanti alla palestra della scuola. Arrivati , un professore ed una guida ci hanno accolto nel loro ufficio e ci hanno dato molte notizie interessanti.

    L’attuale sede del CAI era un asilo che gli Inglesi fecero costruire durante la Seconda Guerra Mondiale, ora è un museo dove sono esposti fossili, ammoniti e degli animali imbalsamati.

    Dopo, la guida, ci ha fatto fare un percorso per osservare i diversi tipi di piante che ci sono in questo posto. Alcune piante sono il Pioppo Canadese, i Fichi d’India, la Portulaca Grandiflora, la quercia, lo stracciabraghe, alcuni tipi di piante grasse, degli agrumi e tante altre piante.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giuseppe, le foto che hai inviato sono veramente molto belle. Complimenti! Le pubblicheremo insieme a quelle dei tuoi compagni!

      Elimina
  5. Gentile prof, Matteo 1F

    Non sapevo che quella bella casetta, sede del C.A.I., che ogni giorno mi capita di vedere mentre torno a casa, inizialmente fosse un asilo inglese!

    Mi è stato spiegato che è stato costruito nel 1947 dall'associazione britannica "The Save The Children Sund" per offrire a tanti bambini un luogo sicuro e sereno dove stare dal momento che Ortona, dopo i bombardamenti del 1943, era ancora un cumulo di macerie.

    Oltre ad essere la sede del C.A.I. nel Giugno di quest'anno è diventato un giardino botanico che in 1300 mq accoglie circa 100 specie vegetali diverse.

    Queste specie si possono osservare seguendo un percorso didattico suddiviso in tre aree:
    - area di crescita spontanea con ad esempio alloro e pino marittimo
    - essenze aromatiche come la menta o la valeriana rossa
    - piante grasse come la yucca o il fico d'india

    RispondiElimina
  6. GRETA

    Siamo arrivati all'orto botanico e ci hanno accolto in una stanza dove un signore ci ha spiegato la storia della casa che ci ospitava . La casa era stata costruita dagli inglesi duranre la seconda guerra mondiale per offrire un asilo ai bambini della città.

    Poi siamo usciti fuori per visitare l'orto botanico. Tra le varie piante mi hanno colpito: la lavanda, la iucca e il brugo.
    La Lavanda è una pianta molto profumata, per questo veniva usata già dai tempi antichi come per es. dai Romani che la mettevano nei bagni termali.
    Essa si trova specialmente nelle Alpi e gli Appennini ad una altezza che va dai 300 ai 1000 metri.
    La lavanda è una pianta molto usata nell'erboristeria per le sue caratteristiche curative, e nella profumeria per il suo profumo fresco. Si caratterizza per un colore azzurro/viola e in estate colora tutta la montagna.

    La Iucca è una pianta sempre verde formata da più tronchi con al vertice ciuffi di foglie spinose di colore verde scuro, in estate fiorisce con dei fiori bianchi. Questa pianta ha più di 40 specie e una di questa è la specie coltivata in appartamento, conosciuta con il nome: Tronchetto della felicità.

    Il Brugo. Il suo vero nome è Calluna Vulgaris, Calluna deriva da una parola greca che vuol dire spazzare, infatti un tempo il brugo veniva usato per fare le scope. Le sue foglie sono a forma di aghi sempreverdi, i suoi fiori sono posizionati su una spiga lunga dai 20 ai 30 cm e sono viola o rosa. Essa è una fonte di nutrimento per diversi animali come pecore e cervi.

    Arriverci professoressa,
    Greta IF

    RispondiElimina
  7. GIORGIA

    Ortona era tutta distrutta a causa della guerra. Gli Inglesi pensarono che i bambini potessero far risorgere Ortona e per questo hanno costruito un asilo tutto in legno: l’asilo inglese. Con questo asilo si pensava al futuro di Ortona.

    Oggi è diventato la sede del club Alpino Italiano (C.A.I) che ha creato un giardino botanico aperto ai visitatori e anche alle scuole. Anch’io con la mia classe sono andata a visitarlo ed abbiamo fatto un bellissimo percorso dove un esperto ci ha mostrato tutte le piante presenti e ci ha spiegato il loro significato.

    Le piante che mi hanno colpito di più sono tre:
    La Stracciabraghe ( FOTO )E’ un arbusto rampicante dal fusto delicato e ricoperto di spine. Le foglie sono a forma di cuore, i suoi fiori molto profumati hanno sfumature verdi e gialle. I suoi frutti sono delle bacche rosse che maturano in autunno.

    La BRUGO ( foto) Questa pianta è diffusa in Europa, Siberia Occidentale, America Settentrionale e in Asia Minore ma soprattutto nelle zone fredde con abbondanti piogge. In Italia possiamo trovarlo nella zona centro-settentrionale.

    L’ultima foto che vi mostro è la pianta che mi è piaciuta di più
    La Lantana. Appartiene alla famiglia delle Verbeceae. Queste piante possono essere sia erbacee che arbustive. Essa è una pianta originaria dei paesi tropicali come America e Africa.

    Cara prof buonasera

    Ho impiegato un pò di tempo ma alla fine ce l'ho fatta!!! A me piace molto quello che ho fatto spero anche a lei.

    Ci vediamo domani buonanotte.
    Giorgia 1F




    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Giorgia,sì, mi piace molto ... peccato non poter pubblicare il tuo articolo ora con le tue belle foto ... e le caselle di testo dove hai inserito lo scritto! Abbiamo deciso di pubblicare qui gli articoli e tutte le foto insieme ... bravissima comunque!
      la tua prof

      Elimina
  8. DANIEL

    La storia dell' orto botanico di Ortona è molto complessa.

    I canadesi ci vennero ad aiutare durante e dopo la seconda guerra mondiale sacrificandosi per noi e infatti a loro è dedicato il cimitero canadese.

    Anche gli inglesi ci vennero ad aiutare costruendo l'Asilo Inglese per aiutare i bambini di Ortona senza tetto che poi è diventato l' orto botanico della CAI di Ortona.

    Questo orto botanico raccoglie anche fossili.

    Purtroppo non ho potuto inviare le foto da me fatte con il cellulare perché il pc non me lo consente.



    RispondiElimina
  9. GIANLUCA

    A me questo percorso è piaciuto perché c'erano tante piante e fiori, poi io ho visto un serpente imbalsamato e a me è piaciuto.

    Purtroppo il giro è durato poco per vederlo bene ma l' importante è averlo visto; l' albero che mi è piaciuto di più si chiama mandorlo ed era un albero ricoperto di foglie ci ho fatto anche la ricerca.

    A me è piaciuto molto, spero che ci saranno molte altre occasioni per le uscite didattiche.



    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Gianluca, ho letto e apprezzato la tua ricerca sul mandorlo, ora devi pubblicarla qui!

      Elimina
  10. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  11. MARIANNA I F

    Buonasera professoressa, sono Marianna ed ho preparato una breve presentazione in Power Point con le 4 foto che ho scelto tra tutte quelle che ho scattato. ( le ho inviato la presentazione
    per email) Gliele descrivo

    Nella prima diapositiva ho riportato la fotografia di alcune pietre, fra le quali ho notato una pietra scura quasi nera, sono rocce "reperti naturali" delle nostre montagne, che si trovano nel "Museo della montagna", una costruzione piccola all'interno del giardino botanico.

    Nel giardino del CAI ci sono piante, alberi e fiori che hanno ognuno una storia diversa che lo distingue dagli altri. Ci sono anche piante che crescono nei posti più impensabili. Per esempio ci sono piante che crescono sui muri, come l’edera, o in mezzo alle rocce. ( nella seconda diapositiva riporto la foto dell'edera e della pervinca minore)

    ma la foto più bella, secondo me, è quella della terza diapositiva: ho fotografato un’ape che si avvicina ad un fiore e questa foto mi sembra particolare perché è difficile “beccare” il momento in cui arriva l’ape sul fiore.
    Marianna

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Brava Marianna,

      è vero, la tua foto dell'ape sul fiore è molto bella e brava che hai provato a creare una presentazione con le tue foto, le pubblicherò presto insieme alle foto dei tuoi compagni, come avevamo stabilito.

      a domani
      la tua prof

      Elimina
  12. MANUEL

    Nel 1947 Ortona era stata martoriata dalla seconda guerra
    mondiale.L'organizzazione britannica " SAVE THE CHILDREN FUND"
    venne ad Ortona e vi insediò il quartier generale in ITALIA sotto la guida di Ernest Thompson e di Giovanna Mourton.
    Essi fecero costruire qui, dove oggi è la sede del C.A.I. in stile coloniale un asilo per i bambini senza casa o genitori.

    Nel 1968 gli inglesi lasciarono l' Italia e tutta la proprietà fu donata al Comune. Dopo 22 anni il Comune ha concesso l'ex asilo al C.A.I. che ha cercato di conservare tutto come era prima ed ha poi allestito un museo che oggi è anche una parte del museo della battaglia di Ortona.

    La sigla C.A.I (club alpino italiano) di Ortona ha preso l'impegno sin dal 2005 di curare il giardino botanico attorno alla sede.
    Manuel

    RispondiElimina
  13. GIOVANNI R. IF

    Da scuola siamo andati con il bussino a vedere l'orto botanico .Ci siamo fermati siamo scesi e c'erano due signori simpatici.

    Insieme abbiamo cominciato il percorso didattico e abbiamo visto tante piante.Nel primo tratto di percorso abbiamo visto l'Alloro,l'oleandro,lo stramonio comune,le Stracciabraghe, l'ibisco, Iucca, Ligustro, la Viola mammola, la Pervinca minore, il mandorlo, il Viburno.

    A metà percorso c'era il Cognastro, il sanguinello, la robinia. Poi c'era anche un'area a crescita spontanea in cui c'era il Giaggiolo, la Quercia. Andando più avanti c'era un piccolo orto con l'Hebe, il Brugo, ll Mandarancio, l'Arancio.

    In un altro punto dell'orto abbiamo visto la Lantana. Proseguendo il nostro percorso c'erano le canne di bambù poi lo Stenocereus pruinosus, una pianta grassa. Infine abbiamo visto l'Ulivo, la Santoreggia, il Finocchio selvatico, il Rosmarino, l'Elicriso, la Lavanda. In una fontana invece c'era la Scolofendria comune, l'Acacia, l'Asparago, la Ginestra dei Carbonai e per ultimo la Cycas.Quanti nomi per tante piante!

    Finito il nostro percorso siamo rientrati in classe.


    Giovanni

    RispondiElimina
  14. IL MANDORLO
    ricerca di Gianluca I F

    il mandorlo è il primo albero che fiorisce ed è proprio lui che ci annuncia l' arrivo della primavera, per questo il mandorlo è l' albero che preferisco.

    La pianta del mandorlo,alta da 5 a 12 metri, oggi diffusa anche nel nostro territorio, è originaria dell' Asia e dell' Africa.
    Quest'albero ben presto si diffuse in tutti i paesi costieri.Il mandorlo cresce così ora in Spagna, Portogallo, Italia, Francia meridionale, Turchia, Persia, e Palestina.

    Attualmente si va diffondendo anche in America e particolarmente in California. Perche la pianta cresca in modo regolare è necessario che sia coltivata in una località ben ventilata, su un altopiano o su una collina. Il terreno esige una buona lavorazione e fertilizazzione.

    Il mandorlo può anche essere coltivato assieme ad altre piante,quali la vite e l' olivo. Nelle regioni calde la fioritura inizia agli ultimi di Dicembre o, più in generale, da Gennaio ad Aprile e dura da 10 a 15 giorni.

    Il mandorlo teme moltissimo le nebbia e l'umidità, inoltre non sopporta minimamente le gelate, le brinate e i venti impietosi, specialmente durante la fioritura. Esistono anche delle varietà di mandorli che vengono coltivati escusivamente a scopo ornamentale; nei giardini possiamo così trovare il mandorlo "nano" e il "folis variegatus" cioè a foglie variegate

    LA FIORITURA

    Il mandorlo ha una bella corteccia lucente, color bruno verdastro: le foglie e i fiori costituiscono un insieme veramente decorativo. Nel mandorlo poi come nel ciliegio, i fiori compaiono prima delle foglie: così la chioma dell' albero, al momento della fioritura, appare rosata.

    Gianluca C. 1F

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Gianluca, sono molto belle anche le foto dell'albero in fiore che mi hai fatto vedere a scuola!
      Prova a inviarmele come allegato nella mail!
      Se non sai, ti insegno a scuola. Ricordamelo!
      Buona domenica
      la tua prof

      Elimina
  15. MICHELA A. 1^f

    Salve professoressa questa è la mia relazione sulla visita alla sede del C.A.I.

    Qualche settimana fa,siamo andati con le professoresse Borrelli e Sanvitale a visitere la sede del C.A.I..
    Appena arrivati,ci hanno accolto due signiori e ci hanno invitato ad entrare nella struttura,dove c'era l'esposizione di alcuni animali imbalsamati e una
    bellissima collezione di pietre,di diversa grandezza e di diversi materiali.
    Uno dei due signori,ci ha spiegato,che la struttura era stata creata durante la guerra,dagli inglesi come asilo per accogliere i bambini senza tetto.
    Visitata la struttura,siamo usciti fuori per esplorare ed iniziare,un percorso nella natura.
    Il responsabile che ci guidava,ci spiegava man mano,che si camminava il nome degli alberi,delle piante e dei fiori.
    Era tutto bellissimo perchè la natura è bellissima.
    Questa visita è stata bella ,ma sopratutto interessante perchè abbiamo potuto conoscere la natura che ci cisconda.Spero che ne faremo tante altre.
    Michela A. prima F.


    RispondiElimina