venerdì 12 ottobre 2012

ID IF - itinerari di ricerca "Majella- La pastorizia"


I THOLOS
Maielletta - strada per Roccamorice
 
I tholos (o meglio capanne a tholos ) sono costruzioni realizzate dai pastori con la pietra secca, in particolar modo lungo il massiccio della Majella.

guarda il video per pochi minuti

Intorno ai tholos veniva eretto un muretto, sempre in pietra, che funzionava come recinto per il gregge.
 
La transumanza ... “Si partiva per le Puglie entro Settembre / Ottobre  Si portavano le pecore giù dai pascoli ... "


“Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti. "

I Tratturi
I tratturi larghe strade d’erba su cui transitavano le greggi, ebbero origine in epoca antica e furono per la prima volta regolati con leggi dai Romani.  Collegavano l'Appennino Abruzzese con il Tavoliere delle Puglie.

 




 

 
“E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.”
 Gabriele D'Annunzio

 
 
 
... ed ora leggi qui
 
 
e svolgi la tua ricerca!
 
 buon divertimento!


 
 

 

 

 

19 commenti:

  1. Cari Ragazzi,
    altri itinerari possono essere!

    a) La Majella ... tra leggenda e storia
    Un'antica e affascinante fiaba fa discendere la voce Majella dal culto della dea Maja ...

    b)Gli eremi: santo spirito a Majella, San Bartolomeo di Legio ...Quaranta, forse più, sono i luoghi di culto, per lo più eremi, nascosti tra le montagne, nei più solitari valloni del parco nazionale. Alcuni raggiungibili in auto, altri solo a piedi e, spesso, con percorsi non facili...

    Per gli itinerari di ricerca a) e b) vi fornirò fotocopie o, se preferite, indicazioni su siti web!

    buon lavoro
    la prof

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  2. Buona sera professoressa,le volevo inviare la mia relazione sui Tholos della Maiella LORENZO I F


    I Tholos sono una tipologia di costruzione spontanea a secco fatta di pietra.

    In dialetto viene chiamato"pajare": sono costruite mediante la tecnica a sbalzo,la sua forma a cupola viene eseguita mettendo le pietre l'una sull' altra ad una distanza di 15 cm.

    L'elevazione avviene per sovrapposizione concentrica ogni giro viene poggiato su quello inferiore spostato leggermente verso l'interno di qualche cm.

    In questo modo a fine costruzione solo un ultima pietra poggia sulle altre a chiudere la pseudo-volta.

    I metodi usati per gli ingressi alle capanne variano in base all' architrave orizzontale fatto con un unico blocco di pietra allungato.

    Oggi con una legge regionale i Tholos della Maiella sono diventati protetti e catalogati.

    Molti Tholos ora rinvenuti interi sono stati resi agibili o dagli agriturismi o dai ristoranti,altri sono ancora usati dai pastori in estate o come stalle o fienili o come deposito di attrezzi agricoli.
    Lorenzo

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  3. cara professoressa,
    le invio la mia ricerca da aggiungere al Post dedicato alla pastorizia

    ALESSANDRO

    Nel Parco Nazionale della Maiella ci sono manufatti che hanno cambiato l'aspetto del territorio:sequenza di sentieri,ex coltivazioni delimitati da muri a secco,cumuli di pietra e capanne e ricoveri per animali.

    Il progetto sul "Paesaggio Agrario Costruito" di cui ho letto alcune pagine, nasce dall'esigenza di conoscere questi patrimoni.I manufatti della Maiella meritano
    di essere recuperati prima che sia troppo tardi.

    Il loro degrado è già iniziato a causa di un abbandono delle
    attività agricole; il censimento effettuato sulla Maiella
    ha portato alla localizzazione di 700 elementi fra cui muretti
    a secco e capanne. Il censimento è già un primo passo importante verso il loro recupero e la loro valorizzazione.

    CORDIALI SALUTI DA ALESSANDRO!!!



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  4. EMANUELE

    Cara professoressa,

    i tholos mi sembrano i nuraghi dei sardi, solo più piccoli!

    Ho visto il video è molto bello. Gli uomini li costruiscono credo solo con delle pietre a secco. Si mettono una sopra l’ altra e sono fatte dai pastori. Si costruiscono lungo la Majella.

    I tratturi erano delle larghe strade d’erba dove i pastori portavano le loro greggi, avevano origine antica e furono regolati con leggi dai romani.

    Sul Blog c’è una frase sui tratturi che mi ha colpito:”E vanno pel tratturo antico al piano, quasi per un erbal fiume silente, su le vestigia degli antichi padri.”

    SALUTI
    Emanuele

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    1. Caro Emanuele,
      quella "frase" che ti piace fa parte di una poesia di Gabriele D'Annunzio, poeta abruzzese ( nato a Pescara ) e che conosceva e amava le nostre tradizioni.

      Te la trascrivo qui, ne parleremo in classe domani!

      I Pastori

      Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
      Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
      lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
      scendono all'Adriatico selvaggio
      che verde è come i pascoli dei monti.

      Han bevuto profondamente ai fonti
      alpestri, che sapor d'acqua natia
      rimanga né cuori esuli a conforto,
      che lungo illuda la lor sete in via.
      Rinnovato hanno verga d'avellano.

      E vanno pel tratturo antico al piano,
      quasi per un erbal fiume silente,
      su le vestigia degli antichi padri.
      O voce di colui che primamente
      conosce il tremolar della marina!

      Ora lungh'esso il litoral cammina
      La greggia. Senza mutamento è l'aria.
      Il sole imbionda sì la viva lana
      che quasi dalla sabbia non divaria.
      Isciacquio, calpestio, dolci romori.

      Ah perché non son io cò miei pastori?


      -- Gabriele D'Annunzio

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  5. MARIANNA IF

    THOLOS
    I Tholos sono delle capanne tipiche abbruzzesi costruite solo con pietre(disposte una sopra l’altra).I Tholos sono nati con la crisi della pastorizia.

    Con le nuove terre coltivabili serviva un rifugio o un riparo e così,con l’abbondanza di pietre,si erano costruiti un rifugio, una mezza specie di piccola casa che chiamarono,con il passare degli anni,Tholos.

    Con il passare del tempo si sono evoluti e sono diventati più belli e più rigidi e resistenti.Nacque così il Complesso Agro Pastorale.I complessi visitati da noi sono: Colle Della Civita e Valle Giumentina.I Tholos sono centinaia e per chi ha voglia di visitarli sono ovunque!!!!!!!!!
    Grazie,Marianna 1 F

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  6. VASCO IF

    LA PASTORIZIA
    I tholos sono costruzioni realizzate dai pastori con la pietra secca, in particolar modo lungo il massiccio della Majella, intorno alle quali veniva costruito un muretto come recinto per il gregge.

    I materiali da costruzione venivano raccolti sul posto per realizzare dei terrazzamenti che servivano a regolare il flusso delle acque. I muretti a secco aiutavano a tenere su il terreno rendendolo coltivabile, e trattenevano l’umidita’ ridistribuendola sul suolo, evitando il dilavamento che, a causa della pendenza, sarebbe stato molto forte.

    Entro settembre - ottobre si portavano le pecore giù dai pascoli, attraverso i tratturi, larghe strade d’erba su cui transitavano le greggi, e che ebbero origine in epoca antica. Essi collegavano l'Appennino Abruzzese con il Tavoliere delle Puglie.


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  7. MATTIA
    Cara Prof.ssa,
    Le invio la mia ricerca sui tratturi e i tholos.

    La transumanza, migrazione periodica delle greggi, si è svolta per secoli lungo i tratturi: sorta di "strade verdi" che mettevano in comunicazione la Majella con il Tavoliere delle Puglie. Quello più grande raggiungeva 111 metri di larghezza e quello più piccolo 55 metri.

    Il Tholos è una tipica "capanna in pietra a secco" utilizzato dagli agricoltori e dai pastori abruzzesi come ricovero per gli animali.

    Sembra che il modello base provenga dalla Puglia, regione che raccoglieva le greggi in inverno; le prime capanne risalgono al massimo a 200-300 anni fa e tale tecnica costruttiva è stata praticata fino agli anni '50 del secolo scorso.

    Mattia

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  8. ALESSIA C.

    Cara professoressa,
    questa è la mia ricerca sui THOLOS e sui TRATTURI .

    Nel territorio del Parco Nazionale della Majella sono stati trovati ex coltivazioni delimitati da muri a secco, cumuli di pietre e ricoveri per animali.

    Questi devono essere salvati il prima possibile!

    I tratturi erano antichi sentieri di terra attraversati dal gregge che effettuava la transumanza.
    Voi vi chiederete cosa era la transumanza?
    La transumanza era lo spostamento delle pecore dalla montagna al mare in autunno e dal mare alla montagna in primavera.

    IL PERCORSO
    Per arrivare in Puglia ci volevano giorni.Il giorno camminavano e la sera ci si fermava in un riposo, cioè in una spianata dove si mettevano i recinti per le pecore : gli stazzi.

    Chi aveva molte pecore percorreva circa 40 chilometri al giorno , invece, chi ne aveva di meno ne percorreva 10-15 chilometri perchè faceva rimanere le pecore a pascolare più a lungo.

    I butteri, che erano pastori con il cavallo, partivano dopo che il pastore e il gregge se ne erano andati ; ritiravano i recinti e andavano a preparare il posto per quando arrivava il gregge.

    La notte a difesa delle pecore nelle montagne c'era il tipico cane pastore abruzzese e un mulo perchè prendeva a calci il lupo .

    Cordiali saluti Alessia

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  9. MICHELA I D 22

    Cara professoressa le invio la mia ricerca sui Tholos.

    I Tholos sono costruzioni fatte di pietra secca costruiti lungo il massiccio della Majella.
    Questi Tholos sono stati costruiti dai pastori.

    Attorno ai Tholos c'era un muretto che circondava un pezzo di terra dove la sera rientrava il gregge.

    I tratturi sono delle vie d'erba dove vi passano le greggia, erano di origine antica e furono regolati dai Romani.

    Prima della costruzione delle antiche strade Romane lungo i tratturi si svolgevano intensi traffici commerciali.

    Il nome Tratturo comparve per la prima volta durante gli ultimi secoli dell’Impero romano.
    Michela

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    1. Cara Michela e cari tutti,

      apprezzo molto i vostri commenti e il vostro entusiasmo nella scrittura degli stessi ma forse devo ripetere la consegna:

      in fondo a questo POST c'è un link azzurro, sotto l'ultima mia foto e sotto la scritta "leggi qui" ... cliccate sul link e leggete il fumetto e poi scrivete le vostre riflessioni.

      Se " il fumetto è troppo lungo" ... non scrivete, domani o nei prossimi giorni lo finirete e poi ne discuteremo in classe!
      Certamente i vostri commenti dopo la lettura del fumetto saranno più "originali"

      buona serata
      la vostra prof

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  10. MARIA

    Gentilissima Professoressa, buona serata,

    l’Abruzzo, regione prevalentemente montana è stato, fino a pochi anni fa, legato alla pastorizia.

    I pastori, nelle zone di pascolo, quando non trovavano ripari o grotte naturali costruivano delle capanne in pietra a secco sull’esempio del trullo pugliese. Erano di forme e dimensioni variabili ma tutte con la caratteristica struttura a tholos con una copertura a pseduo – volta realizzata mediante la sovrapposizione concentrica di rocce lastre di pietra.

    La più grande si trova nella valle Giumentina (versante settentrionale della Maiella) è alta più di sei metri ed ha un’alta finestra e un camino.

    Nei mesi invernali i pastori abruzzesi, nonostante costruissero questi ricoveri, erano costretti a spostarsi con ile loro greggi verso il tavoliere della Puglia, che durante i mesi freddi mantenevano condizioni ambientali buone per gli animali.

    Questo fenomeno si chiamò Transumanza. I pastori percorrevano con ile greggi centinaia di chilometri ed il tragitto avveniva lungo una strada erbosa: il Tratturo.
    Maria

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  11. Gentile professoressa questo è il compito del laboratorio di GEO-SCIENZE.

    CHIARA ID

    I tholos sono delle capanne di pietra dove un tempo si rifugiavano i pastori durante la transumanza. Venivano costruiti dai pastori stessi con le pietre che sterravano per rendere il terreno coltivabile.

    Con le pietre costruivano anche dei muretti a secco che aiutavano a tenere su il terreno rendendolo coltivabile. Questi muretti evitavano il “dilavamento” che a causa della pendenza del terreno sarebbe stato troppo forte.

    Le pietre che non venivano utilizzate, semplicemente venivano ammucchiate in cumuli durante lo spietramento del terreno, regalando oggi alla Majella paesaggi caratteristici.

    Fino al XVIII - XIX secolo la pastorizia ha avuto un ruolo importante: infatti l’allevamento di pecore e capre consentiva di ottenere prodotti come il “vello” cioè pelli e pellicce per coprirsi, la lana da filare, la carne, il latte, il formaggio, la ricotta per nutrirsi e il letame per concimare i campi.
    ( dalla pag 14 e 15 del fumetto)
    Chiara

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  12. RICCARDO ID

    Il territorio del Parco Nazionale della Majella è segnato da manufatti che nel corso dei secoli hanno modificato profondamente l’aspetto e la composizione del paesaggio. Il censimento finora effettuato sulla Majella ha portato alla schedatura e alla localizzazione puntuale sulla cartografia di 700 elementi fra muretti e capanne in pietra a secco.

    Sono state raccolte informazioni dettagliate riguardanti la località, le caratteristiche costruttive, lo stato di conservazione, l’utilizzo, le coordinate geografiche e la quota altimetrica.

    I tratturi, larghe strade d’erba su cui transitavano le greggi, ebbero origine in epoca antica e furono per la prima volta regolati con leggi dai Romani. Collegavano l'Appennino Abruzzese con il Tavoliere delle Puglie, luogo dove si recavano le greggi.

    Riccardo

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  13. FRANCESCA I D


    la transumanza intesa come migrazione periodica delle greggi è antichissima e avveniva sia lungo i tratturi, una specie di strade verdi che dalla Majella arrivava fino alle Puglie, sia dai pascoli bassi a quelli di altura.

    Il tratturo è un largo sentiero. La sua misura di larghezza può essere di 111 metri.I sentieri sono costituiti da tratturelli, che univano i tratturi ai riposi.

    Si chiama "TRANSUMANZA ORIZZONTALE " la migrazione delle greggi dalla Majella alle Puglie e viceversa; si chiama "TRANSUMANZA VERTICALE o MONTICAZIONE" la migrazione delle greggi dai ricoveri invernali posti a quote più basse verso le alte quote della Majella, quando si sciolgono le nevi.


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  14. FIORENZA ID

    Sulla Majella si trovano dei manufatti in pietra a secco, chiamati Tholos. Essi venivano utilizzati per l’agricoltura e l’allevamento.

    Purtroppo queste interessanti costruzioni si stanno rovinando per l’abbandono di queste attività tradizionali e la loro distruzione va fermata sia con il restauro sia favorendone la loro conoscenza.

    C’è stato un censimento sulla Majella che ha localizzato 700 Tholos.

    A me queste capanne in pietra a secco sembrano igloo (le case degli eschimesi), però in pietra.
    Fiorenza

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  15. FEDERICO IF

    I tholos in origine erano tombe. Le tombe a thòlos (al plurale tholoi) che in greco significa cupola, erano monumenti funerari risalenti come tipologia alla tarda età del bronzo.

    Per la loro forma circolare, sono stati chiamati tholos anche i ricoveri dei pastori abruzzesi.

    La pastorizia è una delle forme più antiche di allevamento, praticata principalmente con ovini,caprini, bovini, ma anche suini ed equini.

    La pastorizia si contraddistingue dall'allevamento perché gli animali si nutrono muovendosi in un ambiente naturale e non vengono nutriti con risorse dell'allevatore.

    Vi è un forte legame tra gli animali e il pastore, che si occupa di loro a tempo pieno, non limitandosi ad accompagnarli al pascolo ma fornendo loro protezione dai predatori(anche con il tradizionale ausilio di cani), cure sanitarie, assistenza durante il parto ecc.

    Un'altra caratteristica di questo tipo di allevamento è che la persona che si occupa degli animali è generalmente la stessa che provvede alla trasformazione dei prodotti (dalla tosatura della lana alla produzione del formaggio).

    La pastorizia aveva un ruolo centrale nelle economie e nelle società del passato. In Italia, dal secondo decennio del ‘900, le dimensioni degli allevamenti cominciarono progressivamente a diminuire, tuttavia dopo mezzo secolo di progressiva riduzione vi è stata una inversione di tendenza e oggi la pastorizia ha riacquistato una certa importanza anche in Abruzzo.

    Federico I F


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  16. MATTEO E MANUEL IF

    E vanno per il tratturo antico al piano!

    Abbiamo incontrato un batuffolone di riccioli bianchi che scodinzolava vicino alla sua mamma.

    Li chiamano " pastori maremmani" (a causa di una Contessa
    che portò in Maremma i suoi antenati) ma grazie agli zoologi di oggi quel cucciolo può sperare di ritornare ad essere,da grande, un buon " pastore abruzzese" che protegge e guida le pecore e aiuta il suo padrone.

    Il gregge pascola nelle alture della Majella, ma ancora per poco perchè l'autunno è alle porte, comincerà presto il freddo e i pascoli già scarseggiano.

    E' ora di iniziare il lungo viaggio della Transumanza attraverso i sentieri d'erba e di pietre ( i tratturi ) per raggiungere il Tavoliere delle Puglie!

    Sono ancora lì, dopo cento... duecento anni le capanne in pietra a secco, quelle a "falsa cupola" ( i Tholos ) e dove i pastori potranno ancora riposarsi!

    "Ah perchè non son io coi miei pastori!"

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  17. MARISTELLA E FRANCESCA

    Il monte è caratterizzato dall’architettura agro – pastorale: nelle zone abbandonate dell’agricoltura, si possono ancora ammirare queste dimore legate alla pastorizia.

    Costruite con la pietra, le capanne si fondono perfettamente col paesaggio mimetizzandosi completamente.
    Tutte abbandonate e semi-distrutte, negli ultimi anni sono state ricoperte, recuperate e valorizzate.

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