mercoledì 17 ottobre 2012

I D I F Percorso di ricerca "Majella - I valloni"

La Majella presenta evidenti tracce dell'azione modellante dei ghiacciai. un enorme ghiacciaio ricopriva l'intera sommità e lingue glaciali scendevano lungo le pendici della Majella modellando il fondo e i fianchi dei diversi valloni.


Scendendo da Palena,  ci fermiamo alle Gole di San Martino
 

… entriamo  nel più lungo Vallone percorribile  ( 14 km)
 
Una delle aree più belle del Parco della Maiella
 
 
 
 
Dopo i primi passi nel vallone di San Martino ...  l’eremo omonimo
  

" Quello che mi ha colpito è che nonostante questi valloni originariamente fossero ricchi di acqua oggi sono per lo più aridi; so che questo è dovuto al carsismo che fa infiltrare l'acqua all'interno facendola uscire poi a quote più basse ( come nel caso del fiume Verde a Fara S.Martino) comunque mi affascina molto  " ( Matteo I F )
La sorgente del verde
 

Ugualmente spettacolari sono i valloni di Palombaro e Pennapiedimonte

 

 

6 commenti:

  1. MATTEO I F

    I valloni sono valli ripide e profonde che si possono osservare sulla Majella e presentano un aspetto diverso sui due versanti:i valloni del versante orientale sono più aridi e selvaggi mentre quelli del versante occidentale sono più boscosi e umidi.

    Si sono formati in seguito alla costante erosione del ghiaccio che ha inciso le pareti dei valloni facendone dei veri spettacoli della natura.

    C'è per esempio il vallone di San Martino che è il più lungo(14 Km) che da Fara san Martino
    ( cittadina molto importante perchè lì si produce la pasta"De Cecco","Del Verde" e "Cocco") porta fino alla vetta del Monte Amaro con un dislivello di 2300m.

    Il vallone dell'Orfento che è uno dei più spettacolari, l'unico interamente percorso da un fiume, che dalla vetta, arriva fino a Caramanico dove poi confluisce nel fiume Orta.

    I valloni di Selvaromana e delle Tre Grotte a Pennapiedimonte che sono particolarmente selvaggi ma affascinanti perchè formano numerosi canyon e grotte; lì si effettuava la transumanza verticale durante l'estate fino ai pascoli alti.

    Il vallone di Taranta Peligna con le Grotte del Cavallone, che per la loro bellezza e suggestività sono state scelte da Gabriele D'Annunzio come ispirazione per " La Figlia di Iorio".

    Quello che mi ha colpito è che, nonostante questi valloni originariamente fossero ricchi di acqua, oggi sono per lo più aridi; so che questo è dovuto al carsismo che fa infiltrare l'acqua all'interno facendola uscire poi a quote più basse( come nel caso del fiume Verde a Fara S.Martino) comunque mi affascina molto.
    Matteo IF

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  2. DANIEL IF

    Le valli del parco nazionale della Maiella sono molto famose.
    Le valli prendono spesso il nome dal fiume che vi scorre, come per esempio la valle dell' Orfento e del Foro.

    Alcune valli invece prendono il nome dal comune, tipo il vallone di Taranta Peligna, un'altra dal nome dell'eremo come quella della valle di Santo Spirito, mentre un'altra prende il nome dal bosco che lo ricopre come per esempio il vallone di Selvaromana.

    Le valli si sono formate nel corso di milioni di anni a causa dei gniacci, dell'acqua e del vento che hanno eroso le rocce delle montagne.

    Daniel

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  3. FEDERICO IF

    La Majella è caratterizzata da una serie di vasti pianori sommitali, dolcemente tondeggianti per effetto dell'azione millenaria dei ghiacciai che qui erano molto estesi durante le ere glaciali, tra cui emerge il vallone di Femmina Morta ad oltre 2500 m di altitudine.

    I suoi versanti, soprattutto quelli orientale e nord-occidentale, sono solcati da lunghissimi ed aspri valloni:

    vallone dell'Orfento, inciso dal fiume omonimo, ricco di acque e di faggete;

    valle del Foro, modellata dal fiume Foro, anch'essa ricca di acque e di faggete; costituisce l'habitat di specie quali il picchio dorsobianco, l'astore, la balia dal collare ed il gufo reale;

    vallone di Selvaromana, nel comune di Pennapiedimonte;

    vallone nel comune di Fara San Martino;

    vallone di Taranta, nella quale si trova la grotta del Cavallone.

    Il fiume Orta, che raccoglie le acque di un vasto bacino, separa con un'ampia valle il massiccio della Majella dal Morrone. La valle è profondamente incisa nei territori dei comuni di Bolognano e San Valentino, formando un vero e proprio canyon.

    Federico I F

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  4. Siamo la I F
    oggi abbiamo visto la pagina a scuola tutti insieme

    ci sentiamo "ricercatori" (Michela D), la natura offre paesaggi stupendi (Manuel) , i valloni sono ricchi di mistero Daniel )

    ci interessa studiare per capire e rispettare

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  5. Si vede che non sono proprio esperta!!!!
    Spero che questa sia la volta buona.
    Grazie prof.

    Giorgia M. 1F

    La Maiella è caratterizzata da una serie di Valloni nati dai ghiacciai tanti anni fa. Una situazione simile non si trova in nessun altra zona dell’Appennino.
    Il Vallone di Femmina Morta è quello situato più in alto circa 2500 mt. Da questa altezza fino ad arrivare alla base della montagna troviamo altri aspri valloni quali:

    -Il Vallone dell’Orfento, che prende il nome dal fiume che lo forma, è l’unica valle percorsa interamente da un fiume;

    -La Valle del Foro anch’essa formata dall’omonimo fiume ricca di acqua e di boschi di faggio è senz’altro quella meglio conservata del Parco. Qui vivono specie di uccelli molto rari e pregiati come il Picchio dorsobianco, il Gufo Reale ecc.

    -La Valle Delle Mandrelle e di Santo Spirito si trova nel Comune di Fara S. Martino ed è la valle più lunga da percorrere (circa 14 km).

    -Il Vallone di Selvaromana che si trova nel Comune di Pennapiedimonte offre paesaggi bellissimi.

    -Nel Vallone di Taranta troviamo una bellissima grotta “La Grotta del Cavallone” visitata ogni anno da tantissime persone.

    -Infine, il fiume Orta separa la Maiella dal Monte Morrone con un’ampia vallata che con le sue pareti a forma di gradinate la fanno sembrare proprio un grande canyon.

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    1. Giorgia, ma che dici? sei proprio brava e tra un po' diventerai un'alunna " tecnologica" al passo con i tempi!
      non perdere l'entusiasmo, mai!
      la tua prof

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