Meta del nostro itinerario culturale di oggi è la Biblioteca
Diocesana “San Domenico”
Percorrendo le
stradine medioevali del rione di Terravecchia, imboccata via Morosini ...
... giungiamo alla piazzetta San Michele sulla cui area
sino agli anni venti del secolo scorso, sorgeva l’omonima chiesa . Di questa non
resta che la piccola sagrestia
Poco più avanti La Biblioteca Diocesana. La biblioteca, sorta nei locali che una volta erano la
Chiesa annessa al Convento Domenicano, oggi sede della Scuola
Media, contiene 38000 volumi , i più antichi datati 1500.
Le pergamene sono 80 e il direttore dott Elio Giannetti ci mostra una pergamena del 1570 redatta dal notaio Tommaso Massari in latino cassinese – beneventano che racconta le vicende dell’attacco dei Turchi e della distruzione della Cattedrale.
Il direttore ci mostra quindi un autentico capolavoro: un
libro antifonario del 1600 recante le note musicali in canto gregoriano sui
principali Santi venerati ad Ortona a quei tempi.
La nostra visita termina qui ... abbiamo vissuto un'esperienza veramente emozionante ... abbiamo accarezzato pagine e sfogliato libri carichi di storia e di cultura, quella cultura che da sempre ha contraddistinto Ortona, luogo di incontro e scontro di popoli diversi.
per la seconda D fotoreporter Francesca G.
se vuoi vedere il filmato clicca sul link qui sotto
Il Convento dei Cistercensi di Ortona fu istituito nel XIV secolo per difondere i valori dei testi sacri.
RispondiEliminain origine il convento ospitò una scuola di Teologia, successivamente la chiesa fu dedicata alla Madonna del Rosario e rimase in culto fino ai primi del novecento.
L'unico reperto originale del cnvento è una statua in gesso bianco raffigurante S. Domenico.
Le simbologie presenti fanno riferimento alla regola domenicana consistente nella pregiera, diffusione del vngelo, formazione religiosa.
La statua regge nella mano destra il rosario a ricordo della dedicazione della chiesa; sulla sinistra regge il vangelo; al lato ha un cane con un bastoncino in bocca imbolo della fedeltà.
Il piede destro poggia sul mondo e davanti alla statua c'è un giglio bianco simbolo di purezza.
La Chiesa, dove oggi c'è la biblioteca, passa al Convento ai primi del novecento, per ragioni di solidarietà civile (sede della CARITAS diocesana); negli anni sessanta una volta sconsacrata, è ritornata d proprietà della chiesa che ha organizzato nel luogo la boiblioteca diocesana.